Lodovica Mairè Rogati: “La scelta vegana è l’unica che potrà salvare l’umanità”

Il campione del mondo di Formula Uno Lewis Hamilton è soltanto uno degli ultimi in ordine di tempo: lo stile di vita vegan, inteso non soltanto come dieta, ma come vero e proprio modo di affrontare la quotidianità e di prendersi cura di se stessi e degli altri, è ormai molto affermato anche nel mondo dello spettacolo. Non solo un modo di alimentarsi, dunque, ma un vero e proprio stile di vita. Paul McCartney, Natalie Portman, Pamela Anderson, soltanto per citare alcuni personaggi famosi che hanno sposato questo modo di essere. Ne abbiamo parlato con Lodovica Mairè Rogati, che presto tornerà da protagonista sul grande schermo, e che ha le idee molto chiare sullo stile di vita che ha scelto e che ritiene fondamentale.

Come e quando hai deciso di diventare vegetariana-vegana?

“Sono vegana, e lo sono nel senso reale del termine. Chi è vegano non solo non mangia carne, pesce e tutti i derivati animali (latticini, miele, etc), ma vive seguendo uno stile di vita che escluda la crudeltà sugli animali in tutte le sue forme. Utilizza quindi solo prodotti non testati sugli animali, parliamo di cosmetici, prodotti per la casa, ma anche tessuti, ed ovviamente non li indossa. Provo orrore quando vedo donne con indosso la pelliccia, mi fanno veramente schifo. Gliene dico di tutti i colori! Lo trovo macabro davvero. Lo stesso vale per cinture di serpente, borse di coccodrillo e così via. Io utilizzo solo prodotti di ecopelle, sia borse che scarpe, e pellicciotti sintetici. Ma anche io che faccio dello stile di vita vegano la base della mia esistenza posso commettere delle leggerezze. Ho un paio di borse di diversi anni fa, ad esempio, che hanno i bordini in pelle. Tutti possiamo e dobbiamo migliorarci”.

In che modo ti sei avvicinata a questo stile di vita e come lo porti avanti?

“Sono diventata vegana perché provavo dolore e vergogna a nutrirmi di una creatura vivente che aveva sofferto le pene dell’inferno senza alcuna ragione. Ormai lo sono da sempre, ero davvero una ragazzina quando ho deciso di volermi bene e di alimentarmi nel rispetto di tutte le creature senzienti. Inoltre gli allevamenti intensivi sono tra le prime cause del riscaldamento globale. Ma mi fermo qui perché il discorso sarebbe troppo lungo. Una cosa è certa: la scelta vegana è l’unica che potrà salvare l’Umanità. Noi non ci saremo più, forse nemmeno i nostri figli o i nostri nipoti, ma tutto questo sfruttamento, il voler forzare la Natura in un’altra direzione, finirà per esaurimento e soltanto allora ci si renderà conto del danno irreparabile che avremo fatto al nostro Pianeta”.

Lo promuovi anche nel “tuo mondo” dello spettacolo?

“Sono felice che finalmente il Mondo si stia svegliando e stia iniziando a comprendere che mangiare animali nuoce alla nostra salute e soprattutto è eticamente inaccettabile. Noi esseri umani abbiamo un grande dono che ci distingue dagli altri animali: possiamo scegliere. Ed è questa capacità di scelta che dovrebbe elevarci veramente. Se solo la volessimo utilizzare al meglio non solo faremmo un dono agli animali ma anche a noi stessi e al Pianeta che ci ospita. Lo specismo è la rovina dell’Umanità. Nel mio piccolo cerco di avvicinare ogni persona che incontro nella mia vita al mondo vegano spiegandogli con calma quanto sia importante che ognuno di noi ne faccia parte”.

Sono molti i colleghi che conosci e che hanno sposato questo stile di vita?

“Purtroppo nel mondo del cinema i vegani si contano su una mano, e spesso non lo sono nemmeno del tutto. C’è anche chi si definisce vegetariano ma mangia pesce. Il che vuol dire che è semplicemente una persona che non mangia carne. Punto. C’è ancora tanta confusione, falsità e soprattutto tanta voglia di apparire seguendo la moda del momento senza sapere cosa si sta facendo. L’Italia è brava in questo; l’ipocrisia non manca nel nostro Paese”.