Mamma mia! Ci risiamo – Recensione

Dieci anni dopo stessa spiaggia stesso mare… o quasi! Ebbene sì, perché era esattamente l’estate del 2008 quando, sulle note degli ABBA, gli spettatori sbarcarono a Kalokairi e si fecero trasportare da una super Meryl Streep nelle divertenti e trascinanti vicende di “Mamma Mia!”. Dieci anni dopo gli stessi produttori, Judy Craymer e Gary Goetzman, hanno riportato sul grande schermo un sequel, che a tratti è anche un prequel, affiancando al cast originale nuovi elementi e basandosi, ancora una volta, sulle canzoni degli ABBA e sulle vicende di Donna e della sua stravagante famiglia. Ecco “Mamma mia! Ci risiamo” (“Mamma Mia! Here We Go Again” nella versione originale) presentato nel luglio scorso, in anteprima, al Giffoni Film Festival, e da oggi, 6 settembre, nelle sale italiane.

Diciamolo subito, “Mamma mia! Ci risiamo” non può ambire agli incassi record (600 milioni di dollari in tutto il mondo) del suo predecessore che, ricordiamo, si basava sul musical originale sceneggiato dallo stesso Björn Ulvaeus e andato in scena la prima volta nel 1999. Questa volta la pellicola scritta e diretta da Ol Parker (“Marigold Hotel”) presenta su trama inedita che vaga tra passato remoto (Donna da giovane, il suo arrivo sull’isola greca, i suoi primi incontri con Sam, Bill e Harry), vicende più recenti e presente (Sophie pronta a inaugurare un nuovo albergo sull’isola). Se le risate e la voglia di cantare e ballare non mancano, mentre si guarda “Mamma mia! Ci risiamo” il sentimento prevalente è la malinconia. Non solo quella dei personaggi, ma anche dello spettatore. Un po’ perché risulta subito evidente che la storia non può reggere il confronto con l’originale, un po’ perché la presenza decisamente marginale (senza rivelare troppo sulla trama) di Meryl Streep si nota, eccome. Accanto a Amanda Seyfried e Dominic Cooper, che interpretano nuovamente Sophie e Sky, ritroviamo Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård e Colin Firth, a loro volta malinconici, mentre tra i nuovi volti di certo spicca una esuberante e ottima Lily James, nel ruolo di Donna da giovane, affiancata da Jeremy Irvine, Josh Dylan e Hugh Skinner.

Buona parte del film viaggia tra i ricordi, lineari e utili a rispondere ad alcune domande sul passato, e il presente che risulta ripetitivo e a tratti forzato. A trainare la trama ci sono ancora una volta splendidi scenari (questa volta le scene sono state girate sull’isola di Lissa, in Croazia) e la colonna sonora degli ABBA che mantiene i classici “Mamma Mia” e “Dancing Queen” per poi spaziare da “Waterloo” a “When I kissed the teacher”, fino all’exploit finale di “Fernando”. Bisogna attendere proprio la fine del film per avere un sussulto grazie all’arrivo sull’isola e sullo schermo di Cher che svela anche il ruolo di Andy Garcia, oscuro per buona parte della pellicola.

 

Sonia Arpaia