Sag Awards: vincono “Moonlight” e “La La Land”, ma è polemica anti-Trump

La 23/a edizione dei Sag Awards, gli Screen Actors Guild Awards, i premi del Sindacato degli Attori, più che per i premiati sarà ricordata per l’accesa protesta politica contro le ultime decisioni del neo-presidente degli Stati Uniti,  Donald Trump. Sono scesi in campo Ashton Kutcher, Emma Stone, Simon Helberg, Dev Patel, David Harbour, solo per citare alcuni protagonisti della serata.  Ashton Kutcher ha aperto la serata dando il benvenuto a tutti i presenti e a “tutti quelli che sono negli aeroporti che fanno parte della mia America. Siete una parte del tessuto di quello che siamo, vi amiamo e vi diamo il benvenuto“.

“Siamo in un’epoca molto delicata nel mondo e nel nostro Paese e le cose sono intollerabili, fanno paura ed esigono azione“, ha dichiarato Emma Stone, premiata come migliore attrice per la sua interpretazione nel musical di Damien Chazelle, “La La Land“. “Sono molta grata – ha aggiunto – di appartenere a un gruppo di persone che sono attente e si preoccupano di quel che accade nella societa’”.

Voglio che sappiate che sono la figlia di un immigrato: mio padre fuggì alle persecuzioni religiose nella Francia occupata dai nazisti e io sono una patriota americana e amo questo Paese. E poiché amo questo Paese, inorridisco ai suoi errori e questo divieto agli immigrati è una macchia ed è anti-americano“, ha detto Julia Louis-Dreyfus (“Veep”). Quasi in lacrime Mahershala Ali nel ritirare il premio come miglior attore non protagonista per “Moonlight, in cui interpreta uno spacciatore che aiuta un ragazzo bullizzato per la sua omosessualtà. “Quello che ho imparato in ‘Moonlight’ è quel che succede quando perseguitiamo la gente“, ha detto. E ancora Sarah Paulson che ha invitato a fare donazioni per l’Aclu, l’American Civil Liberties Union, in prima fila nella battaglia contro Trump.

Uno dei momenti più intensi della serata, poi, è stato il momento del discorso di David Harbour, tra i protagonisti della serie di NetflixStranger Things”, che si è espresso a difesa dei più deboli e per la costruzione di una società “più empatica e comprensiva“. L’attore ha invitato tutti a “combattere, grazie all’arte, la paura, l’egoismo e l’esclusività della nostra predominante cultura narcistica” in modo da “coltivare una società più empatica e in grado di capire” e “far sapere alle persone che non sono sole quando si sentono stanche e impaurite“. “Daremo riparo ai deboli e a quelli fuori dalle righe, quelli che non hanno speranza. Andremo oltre le menzogne, cacceremo via i mostri. E quando saremo persi nel mezzo delle ipocrisia e della violenza casuale di certi individui e organizzazioni, noi, come il capo Jim Hopper (il suo personaggio in “Stranger Things”, ndr) daremo un pugno a coloro che cercano distruggere i deboli, quanti sono privi di diritti, i marginalizzati“. Standing ovation dalla platea per lui.

Ecco tutti i premi della serata:

Cinema

Miglior cast: Il diritto di contare
Miglior attore protagonista: Denzel Washington, Barriere
Miglior attrice protagonista: Emma Stone, La La Land
Miglior attore non protagonista: Mahershala Ali, Moonlight
Miglior attrice non protagonista: Viola Davis, Barriere
Migliori controfigure: Hacksaw Ridge

Tv

Miglior cast in una serie tv drammatica: Stranger Things
Miglior cast in una serie tv comica: Orange Is the New Black
Miglior attore in una serie tv di genere drama: John Lithgow, The Crown
Miglior attrice in una serie tv di genere drama: Claire Foy, The Crown
Miglior attore in una serie tv di genere comedy: William H. Macy, Shameless
Miglior attrice in una serie tv di genere comedy: Julia Louis-Dreyfus, Veep
Miglior attore in una miniserie o un film per la tv: Bryan Cranston, All the way
Miglior attrice in una miniserie o un film per la tv: Sarah Paulson, The People V. O.J. Simpson
Migliori controfigure: Il Trono di Spade

Premio speciale alla carriera: Lily Tomlin