Teatro Romano di Catania, il Prometheus di Eschilo inaugura la stagione delle tragedie
Prende il via dal prossimo 3 maggio l’Amenanos Festival, rassegna organizzata dall’Associazione Culturale DiDe di Michele Di Dio che si impegna a portare le rappresentazioni classiche al Teatro Romano di Catania. E lo fa in grande stile, aprendo con una delle più grandi tragedie di Eschilo.
Sarà infatti Prometheus ad inaugurare questa significativa stagione teatrale. A spiegarci l’importanza del testo originale, il Prometeo incatenato (la cui prima messa in scena si ipotizza sia avvenuta il 460 a.C.) è il regista Daniele Salvo, personalità eclettica che, nonostante la giovane età, ha già diretto con successo vari spettacoli presso il Teatro Greco di Siracusa: “Il mito di Prometeo è filo conduttore dell’intera filosofia e cultura dell’Occidente e fissa il passaggio decisivo della preistoria umana, il momento in cui l’umanità passa dall’oscurità, dalla paura, dall’incertezza, alla luce e al futuro, alla nuova Era. Il fuoco è uno degli elementi sacri, insieme all’aria e all’acqua, ed è patrimonio esclusivo degli dei. Solo col fuoco gli uomini divengono veramente uomini”.
Alla luce di queste parole, la scelta del cupo racconto eschiliano sembra assumere una valenza ancora più simbolica, come apripista di cotanto nuovo corso nella fruizione teatrale catanese. L’idea stessa di una tradizione cittadina che si riappropria della sua dimensione scenica più antica – come già da tempo hanno fatto altre realtà siciliane quali Taormina, Siracusa e Segesta – suona quasi, di questi tempi, come un moto illuminista, portatore di luce. Proprio come Prometeo, il cui mito, sempre secondo Salvo, “parla di noi, della condizione umana, della sua labilità, della sua duplicità, della sua ambivalenza e ci ricorda che il senso ultimo della nostra condizione è proprio il fatto di essere effimeri: l’illusione dell’identità, l’illusione dell’Io, il desiderio di unicità, la volontà di determinare il destino, di controllare gli elementi, crollano di fronte al mondo degli dei”.
Lo spettacolo andrà in scena in quattro date, dal 3 al 6 maggio, rigorosamente alle ore 19:00 (poco prima dell’imbrunire). La vera tragedia sarebbe perderselo.
Gianluca Grisolia